Gli studi sulla sieroprevalenza rivelano un'elevata prevalenza di anticorpi SARS-CoV-2 tra gli americani, indicando un'infezione diffusa con la variante Omicron ed evidenziando la necessità di continui sforzi di vaccinazione e interventi di sanità pubblica.
Dicembre 2022
Le infezioni tra i bambini americani molto piccoli sono raddoppiate durante l'ondata Omicron, sottolineando la necessità di una vigilanza continua e di strategie di vaccinazione complete per proteggere le popolazioni vulnerabili dal COVID-19.
Dicembre 2022
Le varianti BA.4 e BA.5 di SARS-CoV-2 non sono associate ad un aumento della gravità o della trasmissibilità, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolineando l'importanza della sorveglianza continua e delle misure di sanità pubblica per monitorare l'emergenza delle varianti e le dinamiche di trasmissione.
Dicembre 2022
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) mantiene lo stato di pandemia per COVID-19, citando l'emergere di nuove varianti di Omicron e le dinamiche di trasmissione in corso, sollecitando una vigilanza continua e l'adesione alle misure di sanità pubblica.
Dicembre 2022
Il COVID-19 innesca un'infiammazione massiccia attraverso la morte di monociti e macrofagi, con anticorpi sviluppati durante l'infezione che talvolta contribuiscono alla risposta infiammatoria, come rivelato da uno studio pubblicato su Nature.
Dicembre 2022
Le strategie adottate come parte della risposta alla “nuova normalità” al Covid-19 trascurano le preziose lezioni apprese dall'impatto della pandemia sulle malattie croniche, evidenziando la necessità di approcci integrati alla salute pubblica e alla preparazione alla pandemia.
Dicembre 2022
L'implacabile slancio dell'epidemia di malattie sessualmente trasmissibili è continuato durante la pandemia di COVID-19, con interruzioni dei servizi sanitari che hanno esacerbato la diffusione delle infezioni a trasmissione sessuale, sottolineando la necessità di misure globali di prevenzione e controllo.
Dicembre 2022
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l'uso di nirmatrelvir e ritonavir per i casi di COVID-19 non gravi, citando il loro potenziale nel ridurre i ricoveri ospedalieri e alleviare il carico della malattia nei soggetti affetti.
Dicembre 2022
Uno studio italiano su pazienti con COVID lungo suggerisce l'esistenza di diversi fenotipi clinici associati alle varianti SARS-CoV-2, evidenziando la complessità delle sequele post-acute e la necessità di approcci gestionali su misura per affrontare diversi profili di sintomi.
Dicembre 2022
Il COVID lungo, caratterizzato da sintomi persistenti a seguito di un'infezione acuta, colpisce circa il 30% degli individui, evidenziando la necessità di strumenti diagnostici migliorati e interventi mirati per affrontare le sequele a lungo termine di COVID-19.
Dicembre 2022