Peritonite batterica spontanea nella cirrosi: una complicanza comune ma mortale

La peritonite batterica spontanea comporta un rischio significativo di mortalità nei soggetti affetti da cirrosi, evidenziando la necessità di un intervento precoce.

Settembre 2023

L’infezione batterica del liquido ascite , più comunemente da Escherichia coli o Klebsiella pneumoniae , causa la condizione. La sua prevalenza nei pazienti affetti da cirrosi è del 10,8% nel Nord America e quasi il 25% dei pazienti muore nonostante un adeguato trattamento antibiotico.

La presentazione varia e i pazienti potrebbero non avere dolore addominale o febbre.

La peritonite batterica spontanea è solitamente un fattore scatenante dello scompenso cirrotico, che può manifestarsi come encefalopatia epatica isolata, sanguinamento gastrointestinale, insufficienza renale, aumento del volume dell’ascite o qualsiasi anomalia dei segni vitali, inclusa l’ipotermia.

Data la sua presentazione altamente variabile, le attuali linee guida raccomandano che qualsiasi paziente che si presenta urgentemente in ospedale con cirrosi e ascite venga sottoposto a screening per la condizione.

È necessaria una diagnosi tempestiva per ridurre il rischio di morte.

Una paracentesi che mostra liquido ascite con una conta dei leucociti polimorfonucleati pari o superiore a 250 cellule/mm3 (0,25 × 109/L) conferma la diagnosi. In uno studio, ritardare la paracentesi di 12 ore ha comportato un aumento di 2,7 volte della probabilità di morte. I medici dovrebbero eseguire una paracentesi il prima possibile.4

Il trattamento antibiotico empirico richiede la considerazione dei modelli di resistenza locale

In Nord America, la resistenza agli antibiotici nella peritonite batterica spontanea è del 17,8%, con lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina che è l’organismo resistente più comune.

Il trattamento empirico nelle aree a bassa resistenza è una cefalosporina di terza generazione, mentre nelle aree ad alta resistenza è la piperacillina. tazobactam.

I medici devono prescrivere l’albumina entro 6 ore dalla diagnosi per conferire un beneficio in termini di mortalità.

L’albumina ha un numero necessario per trattare 6 pazienti per prevenire 1 decesso e 4 pazienti per prevenire 1 caso di insufficienza renale, se somministrata entro 6 ore dalla diagnosi di peritonite batterica spontanea.

Le linee guida più recenti raccomandano che, oltre alla rianimazione con fluidi, venga somministrata albumina a tutti i pazienti affetti da questa condizione. La dose raccomandata di albumina è di 1,5 g/kg il giorno 1 e 1 g/kg il giorno 3.